COMUNICATO STAMPA
CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE
In
riferimento al voto del Consiglio Comunale che il 12 giugno scorso ha
approvato l’accordo tra il Comune di Sarcedo e Golf Promozioni SpA per
il piano "Sarcedo turistica", che prevede la realizzazione di un campo
da golf e di un insediamento turistico e residenziale, si susseguono
insistentemente le voci su un possibile conflitto di interesse di alcuni
consiglieri comunali rispetto alla delibera in oggetto.
I componenti del Comitato NO G.O.L.F. Sarcedo hanno pertanto richiesto alle autorità una verifica sulla regolarità della votazione, presentando un esposto alla Procura.
Un
eventuale annullamento della delibera e il conseguente rallentamento
dell'iter di approvazione del progetto dovrebbe essere l’occasione per
l’Amministrazione Comunale di fermarsi e confrontarsi con i cittadini, i
proprietari dei terreni coinvolti e tutte le forze cha hanno delle
perplessità su questo piano.
Il
Comitato sta lavorando alla preparazione di un incontro pubblico,
intorno alla metà di luglio, con la presenza di esperti agronomi,
urbanisti e legali, per approfondire le ricadute ambientali e sociali
che “Sarcedo turistica” avrà sul futuro di Sarcedo.
Questa e le altre iniziative del Comitato NO G.O.L.F. Sarcedo sono ora consultabili sul nuovo sito http://nogolfsarcedo.blogspot. it.
CHI SIAMO
Il
Comitato NO G.O.L.F. Sarcedo è un gruppo di cittadini che vogliono
esprimere il proprio dissenso rispetto al piano degli interventi che il
Comune di Sarcedo sta portando avanti sotto il nome di "Sarcedo
turistica" e che prevede la realizzazione di un campo da golf e di un
insediamento turistico e residenziale nell’area del Barcon.
Il nome del nostro comitato è rigorosamente puntato: G.O.L.F. infatti è l’acronimo di Gavaremo Ovunque Lotti Fabbricabili, che è il nostro più grande timore rispetto a questo progetto.
Insieme
alla speculazione edilizia, molti altri argomenti ci rendono perplessi
rispetto a questo progetto: l’impatto ambientale del green; la
possibilità che l’opera, ritenuta di interesse pubblico, costringa
all’esproprio dei terreni agli attuali proprietari; il rischio che
diventi un investimento fallimentare per il Comune con la conseguente
ricaduta economica su tutti i cittadini; la portata sociale e
urbanistica delle nuove costruzioni turistiche, residenziali e
direzionali.
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